BONUS CASA, RIPARTE IL PRESSING PER CORREGGERE LE COMUNICAZIONI ERRATE

Riaprire, anche se in modo chirurgico, la remissione in bonis. Per consentire ai contribuenti di correggere gli errori nelle comunicazioni delle opzioni di cessione e sconto, presentate entro il termine del 4 aprile scorso. Il Consiglio nazionale dei commercialisti, presieduto da Elbano de Nuccio, chiede di riattivare, seppure con una modifica dai confini molto limitati, il cantiere delle correzioni alla disciplina del superbonus e dei suoi elementi collegati.

La sollecitazione è contenuta nella memoria depositata in Senato sulla legge di conversione del decreto Omnibus (Dl n. 113/2024). Questo provvedimento può essere il veicolo - dicono i commercialisti - «per consentire ai contribuenti, finalmente, di correggere gli errori commessi in sede di compilazione e presentazione all’agenzia delle Entrate delle comunicazioni di opzione di sconto o cessione» presentate entro il 4 aprile, «con l’esclusione dei soli errori che hanno comportato la comunicazione e il riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare minore rispetto a quello che sarebbe stato spettante».

In questo modo non ci sarebbero nuovi costi, ma «si consentirebbe ai contribuenti di sanare anche errori per i quali, a oggi, non sussiste altro rimedio che l’annullamento della comunicazione». Un annullamento che, con le regole attuali, porterebbe a perdere il credito di imposta, dal momento che oggi la remissione in bonis è stata cancellata per queste comunicazioni. Allo stesso tempo, questa chance andrebbe concessa «a tutti quei condòmini che hanno commesso l’errore di far presentare la comunicazione di opzione al condominio anche con riguardo alle spese relative a interventi agevolati che riguardavano le parti private dell’edificio».

Tra le altre memorie presentate, Confartigianato, Casartigiani e Cna chiedono una proroga del riversamento del credito d’imposta ricerca e sviluppo (domanda entro il 31 marzo 2025 e prima o unica rata entro il 30 giugno 2025), il rinvio di un ulteriore anno delle sanzioni per l’obbligo di pubblicazione di aiuti o sovvenzioni pubbliche all’imprese, il rinvio di un anno dell’obbligo di polizze per evento catastrofali.

Assonime, invece, sottolinea l’esigenza di interventi sulla norma che raddoppia da 100mila a 200mila euro per la tassa piatta sui Paperoni, in cui si sottolinea l’esigenza di far riferimento al criterio della residenza fiscale e non a quello di carattere civilistico.

2024-09-19T16:26:27Z dg43tfdfdgfd