LA STRADA MAESTRA DI PANETTA E I ‘CONSIGLI’ AL GOVERNO: “PRODUTTIVITà E CRESCITA ARRIVANO CON IMMIGRATI REGOLARI. INTERESSI DEBITO COME SPESA SCUOLA”

L’Italia paga per gli interessi del debito pubblico gli stessi soldi che investe nell’istruzione. Da qui la “strada maestra” che passa inevitabilmente per una “gestione prudente dei conti pubblici, affiancata da un deciso incremento della produttività e della crescita”. Produttività e crescita che arriva anche o soprattutto con “più immigrati regolari”.

Panetta e debito: “Interessi equivalenti a spesa istruzione”

A parlare è Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia e membro del Consiglio della Banca Centrale Europea, intervenuto al Meeting  per l’amicizia tra i popoli di Rimini organizzato da Comunione e Liberazione. Per Panetta il problema principale resta “la riduzione del debito pubblico” perché “il nostro paese è l’unico dell’area euro con una spesa pubblica per interessi pressoché equivalente a quella per l’istruzione: l’alto debito grava sul futuro delle giovani generazioni limitando le loro opportunità”. Debito che oggi comporta quasi 97 miliardi di euro di spesa per interessi (legge di Bilancio 2024), una cifra “pressoché equivalente a quella per l’istruzione”.

Panetta e la riduzione dei tassi: “Ragionevole aspettarsi allentamento”

Riguardo la riduzione dei tassi, già avvenuta lo scorso giugno di 25 punti base dopo dieci aumenti consecutivi, il governatore conferma: “Credo sia ragionevole aspettarsi che si vada, da qui in avanti, verso una fase di allentamento delle condizioni monetarie, perché l’inflazione sta scendendo e l’economia mondiale sta rallentando”. Nello specifico “sicuramente la Cina ha una crescita meno vivace degli anni scorsi, l’economia americana abbiamo visto quest’estate mostra qualche scossone, forse c’è stata qualche esagerazione nelle reazioni dei mercati, ma sicuramente sta rallentando. Anche l’economia europea – ha precisato – attraversa una fase di bassa crescita o addirittura di stagnazione: ovviamente quando la crescita è più bassa, le pressioni inflazionistiche sono minori e quindi la politica monetaria ha motivo per essere meno restrittiva”.

Panetta e l’immigrazione regolare per ridurre gap Europa con Usa

Tornando alla situazione debitoria italiana, il governatore ha ricordato che il debito va ridotto non perché “ci sono le regole dell’Ue” ma “perché è conveniente farlo”, sottolineando che “il debito italiano è sostenibile ma comporta comunque delle inefficienze se è così elevato. Non deve costringerci a spendere soldi in maniera sub-ottimale”. Par Panetta occorre migliore e garantire migliore integrazione agli immigrati perché se venti anni fa sia la Ue sia gli Stati Uniti producevano un quarto del reddito mondiale”, ora l’Europa è scesa al 18% mentre il peso degli Usa è rimasto lo stesso. Di fronte a questo scenario, sottolinea il governatore, “è fondamentale proseguire il cammino di integrazione”. Un messaggio che forse non piacerò al governo Meloni quello di Panatta che invoca “misure che favoriscano un afflusso di lavoratori stranieri regolari” perché “costituiscono una risposta razionale sul piano economico, indipendentemente da valutazioni di altra natura”. L’immigrazione regolare, precisa, andrà gestita “in maniera coordinata nella Ue”.

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