IL RISCALDAMENTO PESA TROPPO IN BOLLETTA? ECCO COME OTTIMIZZARE I CONSUMI

L'approssimarsi della stagione fredda rende inevitabile la riaccensione degli impianti di riscaldamento in tutta Italia, con tempistiche diverse a seconda della zona climatica in cui si vive: ciò comporta, ovviamente, anche fare i conti con un aumento delle bollette, ed è una delle preoccupazioni principali per tutti.

Con i costi dell'energia che non accennano a diminuire in modo significativo, il timore di vedersi addebitare un conto difficile da affrontare per arrivare a fine mese cresce. Ciò nonostante, grazie a qualche accorgimento in apparenza banale, è possibile per tutti limitare i danni e ottimizzare il riscaldamento della propria abitazione evitando inutili sprechi, anche perché spesso e volentieri si commettono dei piccoli errori in buona fede che contribuiscono a far lievitare le nostre bollette.

Uno di quelli più comuni è decidere di tenere acceso il riscaldamento senza alcuna interruzione per l'intero arco della giornata, nella certezza che mantenere la temperatura il più possibile stabile all'interno della casa consenta invece di evitare sprechi. Al contrario di quanto ci si potrebbe attendere, il calore che si accumula negli ambienti quando l'impianto è attivo è sufficiente a raggiungere delle buone temperature anche nel momento in cui i termosifoni non sono più in funzione.

Tutto questo senza considerare il fatto che esistono delle norme specifiche studiate ad hoc per regolamentare i tempi di accensione del riscaldamento, che variano a seconda della zona climatica: si va da un minimo di 8 a un massimo di 18 ore, per cui sarebbe non solo sconsigliabile ma anche vietato tenere l'impianto in funzione 24 ore su 24.

Per risparmiare in bolletta si possono prendere una serie di semplici accorgimenti, a partire dall'eseguire la regolare manutenzione dell'impianto di riscaldamento così da renderlo più efficace e ridurre l'impatto sull'ambiente: oltre al risparmio evidente in bolletta, si evitano le conseguenti sanzioni, dato che non eseguirla significa rischiare di dover pagare una multa minima da 500 euro.

È consigliabile non eccedere nel riscaldamento degli ambienti: le norme attuali prevedono un tetto di 22 gradi, ma si può star bene anche al di sotto di questa soglia. Così facendo non solo si evitano gli sbalzi termici, più pesanti quando le differenze tra interno ed esterno sono ampie, ma anche i rincari in bolletta.

Per rendere efficienti al massimo i termosifoni è bene non posizionarvi sopra alcun oggetto: ciò comporta una riduzione dell'apporto di calore, che istintivamente induce ad incrementare la temperatura dell'impianto.

Consigliabile anche l'utilizzo di valvole termostatiche, già obbligatorio nei condomini, in grado da sole di farci risparmiare fino al 20% sul consumo di energia elettrica.

Un altro accorgimento che si può prendere per evitare sprechi è combattere le dispersioni di calore: coibentare le mura di casa con materiali isolanti può permettere di trattenere il calore prodotto dal proprio impianto di riscaldamento più a lungo e quindi di avere un considerevole risparmio in bolletta.

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